Pancakes al quasi latticello
Perchè al quasi latticello? Tanto usato negli U.S.A., qui da noi, sopratutto nel profondo SUD, non è poi così facile da reperire, per quanto, qui a Palermo, l’ho trovato nei negozi bio, ad esempio, da NATURA SI’. L’alternativa, se proprio non riuscite a reperirlo, l’ho trovato da lei, Laurel Evans che spiega anche come, l’utilizzo del latticello renda i dolci e anche i pani, più leggeri. Quindi, miscelare latte e yogurt aggiungendo succo di limone ci permette di ottenere una sostanza molto simile all’introvabile latticello. Vi consiglio di provare in quanto effettivamente ho trovato una notevole differenza nella preparazione di questi pancakes e forse sarebbe stato meglio di no!
Ingredienti per circa 10 pancake
150 g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito
1 pizzico di bicarbonato
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo
40 g di burro
110 ml di latte
110 g di yogurt
gocce di succo di limone
chicchi di melograno
zucchero a velo
sciroppo d’acero
Preparare poco prima il latticello unendo il latte lo yogurt e qualche goccia di succo di limone; mescolare e mettere da parte. Ci tengo a precisare che della Evans ho solo sfruttato l’idea ma non ho rispettato le proporzioni che lei indicava (3 parti di yogurt/1 parte di latte) semplicemente perchè l’impasto ottenuto in quel modo era, per i miei gusti, troppo denso e difficile da gestire in cottura; in pratica ho aggiunto una maggiore quantità di latte.
In una ciotola mescolare la farina con il lievito, il bicarbonato, lo zucchero e il sale. In un boccale mettere il latticello, l’uovo e il burro fuso tiepido e mescolare bene in modo da rompere e amalgamare l’uovo con gli altri liquidi. A questo punto versare i liquidi sui solidi e mescolare giusto il tempo di amalgamarsi ma senza troppa energia. Va bene anche se rimangono grumi. Sporcare un padellino antiaderente con poco olio di semi o burro e cominciare a cuocere le frittelle. Saranno pronte da girare quando in superficie spunteranno dei buchetti. Una volta pronte servitele con zucchero a velo, sciroppo d’acero e chicchi di melograno.
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