Finalmente sono riuscita ad ottenere una pastella uguale a quella di mia madre! La conferma arriva, autorevole, dalla bocca di mio marito che, ogni volta che cercavo di “copiare” quella pastella, storceva il naso e tuonava deciso:-quella di tua madre è più buona!
Non chiedetemi di farmi dare la ricetta da mia madre; lei non segue alcuna ricetta, va ad occhio e, nonostante ciò, ottiene sempre ottimi risultati. Pochi, semplici ingredienti ma lavorati con la maestria di chi ha il peso e l’esperienza nelle mani.
Comunque, bando alle ciance e passiamo subito alla ricetta con una precisazione: la (dolce) metà che, solitamente, di ritorno dal calcetto mangia solo frutta, l’altra sera ha fatto fuori una ciotola intera di broccoletti in pastella…..gli saranno piaciuti?
Ingredienti per la pastella
100 g di semola di rimacinato
100 g di farina 0
250 g di acqua
10 g di lievito di birra
1 pizzico di sale
e poi il
broccolo* circa 600 g
olio di semi di arachidi q.b.
In una ciotolina sciogli il lievito con poca acqua presa dai 250 g previsti nella ricetta.
Inserisci le due farine dentro la planetaria* e aggiungi l’acqua, a poco a poco, per dare tempo alle proteine, contenute nella farina, di idratarsi. Aggiungi anche l’acqua con il lievito e , per ultimo, aggiungi il sale. Personalmente, per tutta l’operazione, uso la foglia in quanto la pastella è abbastanza morbida e non necessita l’uso del gancio.
Metti un foglio di pellicola sulla ciotola della planetaria e coprila con una coperta. Dopo circa 1 ora e 30 (dipende dalla temperatura della stanza) si formeranno delle bolle in superficie, indice di avvenuta lievitazione.
Nell’attesa della lievitazione metti il broccolo, già separato in piccole cimette, a bollire in acqua salata quel tanto che basta per infilzarlo con la forchetta; non deve essere troppo cotto, altrimenti avrai difficoltà a tenerlo con le mani per immergerlo nella pastella.
A questo punto poni in un tegame l’olio che dovrà avvolgere, ma non sommergere, il broccolo. Passa ogni singola cimetta nella pastella tenendolo con la punta delle dita e passandolo, direttamente, nell’olio caldo (circa 180°). Quando giungono a doratura scolali su carta assorbente e aggiusta di sale.
Con questa dose vi avanzerà della pastella che potete o friggere e poi, dopo averla scolata, passarla nello zucchero semolato oppure, prima di immergerla, a cucchiaiate nell’olio, inserirvi dentro pezzi di acciuga e/o pomodori secchi.
* Il broccolo siciliano è quello che, nel resto d’Italia, viene chiamato cavolfiore. Per ulteriori chiarimenti guarda qui
P.s. Ho parlato di planetaria ma, chiaramente, chi non la possiede, può, ugualmente, realizzare questa pastella, anche a mano (come mia madre) con l’accortezza di battere forte all’interno della ciotola, dove avrete inserito tutti gli ingredienti, come se doveste “sculacciare” il composto.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta della mia carissima amica e tifosa interista Luna e di Fotoregali
Luna Ipasticcidiluna dice
Tesoruccia grazie mille per la ricetta, potresti perfavore mettere anche il link allo sponsor? Fa parte delle regole non voglio che tu sia esclusa, ricetta ottima a proposito!!!
L'avvocato nel fornetto dice
Non l’ho fatto perchè non ero riuscita a farlo e poi l’ho dimenticato. Ora riprovo!
Tuo Fratello dice
Ma sei sicura che sono venuti come quelli di mamma? Quindi abemus dosi?
L'avvocato nel fornetto dice
Sono venuti meglio…vuoi provare?