Lo scorso MTC, meritatamente vinto da Roberta, ho ricevuto un premio di consolazione che ricorderò per tutta la vita; questa la motivazione: il resto della community si scervella a battezzar ripieni con nomi più altisonanti, lei (cioè io) taglia corto e fa le raviole fighe …. Adesso, nella speranza di vincere un altro premio, anche solo di consolazione, mi sono impegnata a trovare un titolo di tutto rispetto, quantomeno nella lunghezza! Ok, direte voi, gioco facile, infatti, la sfida di questo mese ha come oggetto la colazione americana e, si sa, gli americani hanno tutto esagerato: le città, i parchi, i grattacieli, le torte; volete che si confondano per le colazioni! E allora vai con uova e pane, salsa di accompagnamento e poi, per equilibrare (forse), qualcosa di dolce accompagnato da una bevanda.
Questa volta vi racconterò la genesi della ricetta e, con tutto quello di cui è composta, ….. mettetevi comodi!
Ho pensato molto all’equilibrio della ricetta, all’accostamento dei sapori, alle consistenze, ma devo confessarvi che più di ogni altra cosa mi sono preoccupata che (la ricetta) fosse di mio gradimento e, rimuginando sopratutto sull’abbinamento salsa-uovo, senza dubbio l’unione più difficile, la prima cosa che mi è venuta in mente è stato l’accostamento uovo-piselli. Alzi la mano, fra gli estimatori dell’uovo, chi può dire di non apprezzare questo classico connubio! Orbene, per l’uovo ci siamo (quasi), quindi si tratta solo di 1) riuscire a fare l’uovo in camicia e 2) la salsa ai piselli!
Per il pane, elemento imprescindibile della sfida, ho tirato un sospiro di sollievo perché l’esperienza, a volte più importante della conoscenza, non mi manca. Ho immaginato, e scusatemi se tiro fuori ogni volta che posso la mia anima sicula, le nostre brioscine col tuppo, quelle che a Palermo mangiamo con il gelato. Per realizzarle, adattandole il più possibile al tema della sfida, non ho fatto una brioche ricca di uova e burro ma ho preferito optare per il nostro impasto da rosticceria, che risulta più compatto e meno “briosciato” e, quindi, più adatto per la nostra colazione americana!
La bevanda è un caffè, lungo, caldo, corroborante e arricchito con cioccolato. Riesumata da un vecchio libro del 1969 della Sansoni/time-life dal titolo “il mondo in cucina”, è un American chocolate drink, composto da ingredienti semplici nella loro unicità ma che, una volta accostati, esplodono di gusto.
A questo punto sono sazia! Non riesco a pensare di riuscire ad ingurgitare altro ma, le regole sono chiare, mi occorre un altro pezzo del puzzle. Qualcosa che completi senza appesantire, qualcosa di dolce, insomma qualcosa che chiuda il cerchio … chiuda il cerchio …. chiuda il cerchio! Eureka! Ho trovato! Comincio a cercare tra i miei appunti virtuali, file e file conservati e spesso mai più aperti. Sapete quelle cose tipo pomeriggi su internet e ogni cosa, ogni tutorial, ogni ricetta ti sembra bella e la salvi pensando che prima o poi la farai. Alla fine la trovo …. è perfetta, la faccio!
Ingredienti panino con il tuppo
570 g di farina 00 (w280-300)
250 ml di latte intero fresco
145 di acqua
50 g di strutto
30 g di zucchero
10 g di sale
5 g di lievito di birra
1 tuorlo e 1 pizzico di sale (per spennellare)
Per la salsa ai piselli
125 g di brodo vegetale
100 g di piselli bolliti
10 g di burro
10 g di farina 00
Per la frolla
250 g di farina 00
100 g di burro
2 uova
100 g zucchero a velo
scorza di limone
1/2 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale maldon
American chocolate drink
250 ml di latte
50 ml di caffè espresso
50 g di cioccolato fondente al 70%
1 cucchiaino di zucchero di canna
Infine
2 uova freschissime e a temperatura ambiente
6 fettine di bacon
1/2 banana e 1 kiwi.
Preparate i panini anche qualche giorno prima infatti, se volete, potete tranquillamente congelarli. La farina che ho usato è una farina forte adatta per le lunghe lievitazioni e per gli impasti indiretti; in poche parole, con un riposo fra un impasto e l’altro. Come prima cosa ho preparato un lievitino con metà della farina prevista, tutto il latte e tutto il lievito. Questa tecnica permette di far sviluppare al meglio il profumo e le caratteristiche degli impasti. L’ho fatto riposare circa un’ora direttamente nel vaso della planetaria, coperto con pellicola. Apro una parentesi per sottolineare l’importanza della copertura degli impasti, sia che essi riposino, puntino o lievitino, diversamente si formerebbe una crosticina che renderebbe difficile la lievitazione. Trascorso il tempo ho messo il gancio nella planetaria e ho cominciato ad inserire gli altri elementi: in ordine, acqua, zucchero e farina, per ultimo il sale e poi, una volta che l’impasto si è attaccato al gancio, ho cominciato ad inserire a poco a poco lo strutto. Ho rovesciato l’impasto sul piano spolverato di farina e ho dato una forma regolare, a palla. L’impasto risulta morbido ma non attacca. Si mette in una ciotola coperto con pellicola e dopo un’ora a temperatura ambiente l’ho messo in frigo, nel reparto più freddo per circa 8 ore. Quando l’ho tirato fuori ho lasciato ambientare l’impasto per circa un’ora e poi ho spezzato le forme facendole, più o meno, dello stesso peso. Ho ottenuto circa 8 pezzi da 45 g e 8 da 60 g ma non fateci troppo affidamento in quanto un raid in cucina dei miei figli non mi ha consentito una conta perfetta. Le palline le ho ottenute accarezzando con fermezza ogni singola pallottola poggiata sul piano di marmo con un movimento rotatorio, con la mano chiusa a conca, quel tanto che basta ad avere una pallina liscia e ben tesa. Tenete da parte un pezzo di impasto per formare delle pallottoline (di circa 10 g) per fare il tuppo. Arrotondate anche queste e, dopo aver creato un incavo centrale nel panino, appoggiatevi sopra la pallina piccola. Metteteli a lievitare fino al raddoppio (circa 1/2 ore) in una teglia, foderata con carta forno e coprite con pellicola sporcata di burro, altrimenti durante la lievitazione si attacca. Spennellate con un tuorlo e un pizzico di sale e infornate a °C 180 per il tempo necessario a colorarsi.
Per l’uovo, essendo totalmente incompetente, mi sono rimessa alla ricetta di Roberta che ho seguito pedissequamente e che, qualora vogliate saperne di più, vi invito a seguire qui.
Per la salsa ai piselli ho fatto una besciamella con il brodo vegetale quindi, nell’ordine, ho scaldato il burro, aggiunto la farina e cotto per qualche minuto (roux) a questo composto ho aggiunto il brodo vegetale caldo ho rimesso sul fuoco e ho portato a cottura (circa 10 minuti). Nel frattempo i piselli bollivano in acqua salata e dopo averli scolati li ho frullati nel mixer ad immersione e passati al setaccio per ottenere una salsa più cremosa. Questo composto di piselli l’ho aggiunto alla besciamella e ho regolato di sale.
I biscotti, data la complessità li ho preparati il giorno prima. Non starò a spiegarvi il passo passo per la paura di essere poco chiara, preferisco inserire una sequenza di foto dalle quali, data la vostra bravura di “emmetticine” navigate, riuscirete a capire il procedimento. Una sola precisazione riguarda la frolla che poiché deve essere abbastanza elastica ho optato per una dose che prevedesse l’uso di uova intere, sapendo che l’albume da maggiore consistenza e quindi più facilità nella lavorazione. In ogni caso, tenete sempre conto di una regola, valida per tutti i tipi di frolla, del riposo di almeno due ore in frigo, prima di formare i biscotti e almeno mezz’ora, prima di infornarli a °C180 fino a colorazione.
La bevanda è facile; basta scaldare il cioccolato al microonde, aggiungere il caffè espresso e completare con il latte bollente. Andrebbe bevuto in purezza ma io ho preferito aggiungere un cucchiaino di zucchero di canna. Spolverata di cacao ed è fatta.
In fase di assemblaggio ho aggiunto all’uovo delle fettine di bacon ben cotte poi, per agevolare il passaggio dal salato (e che salato!) al dolce e al chocolate drink ho inserito una coppetta di frutta; per quelli che …..la frutta viene prima del dolce!
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.33
terry dice
che dire……l’abbinamento uovo in camicia con la brioche è favoloso…per non parlare di quei biscotti…..
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Terry.
Mapi dice
Meravigliosa. E’ l’unica parola che mi viene in mente, anche se è largamente insufficiente per descrivere questo tuo capolavoro di colazione.
Il panino col tuppo da rosticceria l’ho salvato pure io nel mio archivio virtuale, di cui anch’io sono schiava, perché dopo aver fatto la versione dolce devo assolutamente provare questa.
La perfezione dell’intreccio di quei biscotti-coperchio parla da sola di una manualità incredibile, che ben accompagna una creatività senza limiti.
Grandissima Fina, come sempre!
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie sono felice di ricevere i complimenti da te, che sei il mio mito; le tue colazioni per l’MTC sono da vittoria! Ora basta però…..lascia vincere anche qualche altro!!!
CosebuonediAle dice
Propongo brunch per la prima domenica autunnale (ma arriverà mai?) E tu DEVI assolutamente portare brioche col tuppo e biscotti!
Troppo belli!!
L'avvocato nel fornetto dice
Addisposizione!!!!!
alessandra dice
Il premio era stato dato alla “più faiga” di tutte. E questa colazione la conferma. E conferma anche una mia personalissima teoria, che il mondo si divide fra chi si improvvisa e chi no. Ogni volta che passo di qui, c’è sempre qualcosa da imparare. E la cosa più bella è questa atmosfera che mi riporta sempre ad una cucina nella quale si distingono le radici, oltre che un percorso di crescita. Le brioche col tuppo e i libri della sansoni, da una parte (io l’ho ereditato dall’ultimo saccheggio nella libreria di mia mamma, il testo che citi tu) e la frolla intrecciata sopra il bicchiere, la salsa di piselli dall’altra, a dimostrare quanto sia felice l’incontro di due tradizioni, quando oltre all’inventiva, alla creatività e alla manualità, c’è una passione che nasce da lontano. Brava, brava, bravissima!
L'avvocato nel fornetto dice
Sempre felice quando si apprezzano le mie ricette ma, un pelino di più, se gli apprezzamenti provengono da chi di cucina se ne intende ….. eccome se ne intende! Grazie
Marina dice
Cara Avvocato nel cassetto (detta Fina!) io sto sbavando perchè uovo+piselli è una delle cose che amo di più e che per motivi allergici mi tocca di sognà! Quindi 10 e lode per l’accostamento! stessa cosa dicasi per la bevanda! La brioscia (detta “zaurdamente”) col tuppo è una gran trovata! Complimenti!!
Roberta dice
Eh si’ Fina, ti piace proprio vincere facile!! Con gli intrecci mi si conquista subito!! Mi sono divertita un mondo leggendo l’introduzione, anche perche’ la mia ricetta dei plin aveva un titolo kilometrico ed anch’io avevo ammirato le tue raviole fighe, ma arrivata alla descrizione delle tue ricette per questa sfida, ho abbandonato il sorriso per una piu’ confacente e dignitosa espressione: occhi sgranati, mandibola penzoloni fino alle ginocchia e rivolino di bava di desiderio….Tutto splendido e centratissimo e lasciami dire, non me ne vogliano gli altri, che il tuo uovo in camicia e’ assolutamente perfetto, uno dei piu’ belli che io abbia mai visto….come hai fatto a farlo con la mia ricetta, dato che a me non escono cosi’ bene? ahahahahahah Ok, dai, passo ai ringraziamenti ed ai saluti che di capperate ne ho gia’ sparate abbastanza per un solo commento. Grazie davvero di cuore per la tua partecipazione e a presto!.
L'avvocato nel fornetto dice
Grazie Roberta, mi fa piacere sapere che la mia colazione ti sia piaciuta e non ci crederai ma è piaciuta anche a me. Per quanto riguarda l’uovo confesso è stata la mia “prima volta” e, seguendo le tue indicazioni mi è venuto così…. botta di —-ulo?
Lou dice
Ciao Fina,
finalmente ho trovato il tempo per passare a spiare la tua proposta per MTC di ottobre 😉
Molto originale…e i cestini per il thé carinissimi!
In bocca al lupo e a presto in giro per i blog 😉
Buona serata
Lou
Simonetta L dice
Straordinaria la tua ricetta!! I panini bellissimi, una salsa da provare alla prima occasione, ma i biscotti? Fenomenali, io non credo che riuscirei a rifarli… Sono proprio un’mtcina beginner 🙂 complimenti!!.
L'avvocato nel fornetto dice
Simonetta ti ho recuperato dallo spam, l’ho detto altre volte purtroppo il mio blog è un tantinello schizzinoso. Per quanto riguarda i biscotti sono più semplici di quello che sembrano. Basta avere un impasto giusto.
Forno Star dice
Mi avevi steso con la brioche, l’uovo ai piselli mi fa impazzire, ma vedere quell’intreccio fatto con cotanta maestria mi fa capire che a me oltre alla manualità mi manca l’esperienza… Mi dai ripetizioni? Pliiiiiiiiiiiiiiis!
L'avvocato nel fornetto dice
ma non fare la modesta! e comunque quando vuoi tu fai l’impasto (gluten free) ed io l’intreccio…..mi sa che sarà più difficile ma non importa – vincere e vinceremo!
elifla dice
Urka Fina, che spettacolo tutta la ricetta, ma soprattutto la spiegazione iniziale….meravigliosa ….ah preparati che a breve mi dovrai dare una lezione sul panettone con il KA come il tuo …buona giornata, Flavia
L'avvocato nel fornetto dice
Sai che facciamo? Vieni a Palermo e realizziamo un magnifico panettone insieme…..che dici?